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10 Nov
10Nov

Vittoria di Trump, democratici senza leader.

Donald Trump ha vinto le elezioni nettamente ed ha sconfitto Kamala Harris sia nel numero dei delegati assegnati che nel voto popolare. Mai un candidato repubblicano aveva prevalso nel voto popolare negli ultimi vent’anni a parte Bush figlio nel 2004, ma era un contesto molto particolare. I numeri ci dicono che Kamala Harris non solo non è riuscita ad andare oltre lo steccato del tradizionale elettorato del partito, come era nei suoi propositi, ma è successo il contrario: ha perso voti proprio tra le donne, gli ispanici e gli afroamericani, lo zoccolo duro del partito democratico. I programmi dei due candidati non erano simili, ma diversi, quantomeno provocavano aspettative e suggestioni diverse in tema di diritti, ambiente, economia e politica estera. Trump ha una visione diversa rispetto alla Harris. Ma, a mio avviso, Trump non ha vinto così nettamente soltanto perché gli americani hanno valutato attentamente i programmi. Harris non è stata in grado di essere e di apparire come una vera leader. Ha perso per mancanza di leadership. La candidata democratica, a differenza di Trump, non aveva un’esperienza sua da mettere in campo. È stata scelta da Biden come vicepresidente, complice il fatto che serviva una donna, e poi la sua vicepresidenza è stata piuttosto incolore, salvo essere “rispolverata “stante le precarie condizioni di Biden. Il partito democratico più che pensare a demonizzare Trump, dovrebbe lavorare su nuovi leader. È proprio questo deserto a livello di classe dirigente che rende la loro sconfitta davvero pesante. Buona domenica e buona settimana

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