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24 Nov
24Nov

Il mandato di arresto emesso nei confronti di Benjamin Netanyahu è il fallimento della politica. Almeno di una certa politica. È la prima volta che il leader in carica di un paese occidentale, considerato democratico e stabilmente alleato degli USA e della Nato è destinatario di un provvedimento di questo genere. Ed è la prima volta che gli Stati Uniti si oppongono così frontalmente ad una decisione della corte, che peraltro non riconoscono. La decisione di arrestare Netanyahu pone numerosi problemi, in primis quello dell’imbarazzo politico che crea mettere sullo stesso piano Hamas ed Israele. Chi scatena le opposte tifoserie scherza con il fuoco. Come sempre è da apprezzare l’atteggiamento prudente del ministro Tajani. L’ entrata a gamba tesa dei Giudici dell’ Aja in un conflitto in corso (già è successo con Putin) certifica però una cosa , la incapacità dei leader delle grandi potenze, o presunte tali,in primis gli USA, di fermare questa assurda e terribile guerra.Ne certifica ,per la verità, anche un’altra, cioè che la giustizia mondiale per essere tale dovrebbe essere riconosciuta da tutti gli stati, con le relative garanzie di contraddittorio, e non solo da alcuni, altrimenti è facile che diventi giustizia politica. Questo pero’ è un argomento da trattare a parte. Buona domenica e buona settimana.

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